lunedì 27 aprile 2009

Grande successo con tutto esaurito de "Il conto delle lune al teatro" al Canovaccio 22 - 24 Maggio 2009


Il conto delle lune entra nelle scuole e si parte da Cianciana

Il conto delle lune Atto unico di Egle Doria Un tuffo nella memoria per ricordare su quali indicibili sofferenze e sfruttamento si fonda il benessere di cui oggi un po' tutti godiamo. Sapientemente tratta dall'omonimo romanzo IL CONTO DELLE LUNE (Catania, 2000) della compianta Marina Doria, la pièce teatrale è uno spaccato socio- econimico-culturale della Sicilia patriarcale, agricola e mineraria di fine '8oo e narra la vicenda di Mimì, una "carusa" che, per sfuggire all'infame lavoro in zolfara e ai pregiudizi legati alla sua condizione sociale e di donna, scappa, travestita da uomo, dal paese di origine e, dopo aver percorso l' altopiano solfifero agrigentino-nisseno, approda a Catania da dove proseguirà, poi, per l'America: dalla terra dei miti alla mitica terra. Il viaggio diventa, così, una metafora della trasformazione della condizione femminile che, attraverso la descrizione d'un fantastico cosmo, passa dal buio della miniera alla luce d'un nuovo sole. L'interpretazione di Egle è fantastica, magistrale; rapisce l'attenzione dello spettatore che ascolta ammirato e silenzioso e scopre, attraverso le parole sue e di chi sulla scena l'accompagna,
l'incanto d'una tradizione isolana nella quale ancor oggi affondano le nostre radici etno-antropologiche.
Prof. Eugenio Giannone

06.04.2009 Il conto delle lune a Siracusa di Daniela Domenici

Un ambiente perfetto, la chiesetta sconsacrata di San Niccolò dei Cordari all'ingresso della zona archeologica di Siracusa, una motivazione importante,devolvere parte degli incassi alla LILT, per una rappresentazione assolutamente magica, "Il conto delle lune" tratto dall'omonimo libro di Marina Doria,
precocemente scomparsa proprio a causa di un tumore, la cui figlia, Egle Doria,ha voluto trasporlo per il palcoscenico e interpretarlo insieme a Emanuele Puglia per la regia di Camillo Mascolino e la scenografia di Federica Buscemi, spettacolo presentato dall'Associazione Materiali Vari e dal gruppo teatro Onda. "Il Conto delle Lune" è il suggestivo viaggio di Mimì, una ragazzina che con coraggio decide di fuggire da Cianciana, paese alle porte di Agrigento, dove la povertà la costringe a lavorare in una miniera di zolfo, scenario di
innumerevoli morti bianche, come si direbbe con un linguaggio attuale. Così Mimì indossa abiti maschili che diventano il lasciapassare del suo peregrinare per il mondo e le consentono di superare i pericoli che incontra attraverso le strade della Sicilia di fine Ottocento. La ragazza incide il trascorrere delle lune su un rametto d'ulivo, gesto da cui trae origine il titolo del libro e, di conseguenza, dello spettacolo e durante il suo viaggio, metafora della ricerca della libertà, incontra personaggi che l'aiutano a comprendere i sentieri
infiniti della vita. Sulla scena si muovono solo i due attori che interpretano i diversi personaggi, arrivando anche a cambiare costume in scena in tempo reale. Egle Doria è la coraggiosa Mimì, la tormentata Donna Mariastella, padrona della miniera di zolfo da cui lei fugge, l'allegra Madre Superiora del convento in cui
si ferma a riposare e a rifocillarsi, la saggia locandiera Donna Lisa. Emanuele Puglia è il severo sorvegliante della miniera, il povero padre di Mimì, lo sfortunato ma ironico carrettiere Don Calogero e il divertente cantastorie Rinzino, personaggi che Emanuele caratterizza anche interpretando canti della tradizione popolare siciliana accompagnandosi con la chitarra in modo davvero coinvolgente.
Ancora una volta vogliamo applaudire e ringraziare questi interpreti per averci voluto regalare uno spettacolo di qualità e livello così elevato sostenuto da importanti motivazioni sociali.

Il conto delle lune 05 aprile 2009 a Siracusa

Siracusa Spettacolo teatrale - Il conto delle lune, di Marina Doria con Egle
Doria

Il conto delle lune, tratto dall'omonimo romanzo di Marina Doria, è il suggestivo viaggio di Mimì, una ragazzina che con coraggio decide di fuggire da Cianciana, paese alle porte di Agrigento, dove la povertà la costringe a lavorare in miniera, scenario di innumerevoli morti bianche, si direbbe oggi. Così la "carusa" indossa abiti maschili che diventano il lasciapassare nel suo peregrinare per il mondo e le consentono di superare i pericoli che incontra attraverso le strade della Sicilia di fine ottocento. La giovane Mimì incide il
trascorrere delle lune su un rametto d'ulivo e durante il suo viaggio, metafora della ricerca della libertà, incontra personaggi che l'aiutano a comprendere.. i sentieri infiniti della vita. Lo spettacolo è intriso di radizioni e canti popolari ed attraverso un linguaggio poetico pone l'accento sul sociale.
Sulla scena si muovono solo due attori che interpretano i diversi personaggi. Egle Doria è la coraggiosa Mimì, la tormentata Donna Mariastella, l'allegraMadre Superiora, la saggia locandiera Donna Lisa. Emanuele Puglia è il severo sorvegliante della miniera, il povero padre di Mimì, lo sfortunato ma ironico carrettiere Don
Calogero e il divertente cantastorie Rinzino. La messa in scena di Camillo Mascolino, veste i colori e la magia della poesia con grande originalità. L'allestimento scenografico di Federica Buscemi traccia le tappe del viaggio di Mimì, in un gioco di luci ed ombre che evidenzia luoghi ed emozioni diverse attraverso elementi scenici essenziali.
Anche quest'anno lo spettacolo è pro LILT.