TESTIMONIANZE
Sulle mie spalle
c'è la morte
e un anatema per sette generazioni
Le mie labbra
sputano amaro di gioie perdute
solo sfiorate
mentre albe tragiche m'avvolgono
negli incendi d'intere dinastie.
Splendori arrabbiati si tuffano
negli echi delle mie lontane risate.
Sulle auree monete della vita
non deposi le mie speranze
ma sulla ricchezza del pensiero e degli ideali.
Sono qui
armata di picconi arroventati
continuo a colpire
per ripulire il mondo dall'ipocrisia
combattendo cerco la verità
quella verità nuda
nuda come io sono
nuda come io la vedo
simile ad alberi millenari.
E nei sotterranei della mia mente
con i loro meandro-spiralici dubbi
si riflettono su bianche pareti
testimoniaze di vita.
di Marina Doria
dalla raccolta di liriche "Nella Stanza della Luna"
mercoledì 31 marzo 2010
"Liriche: Nella Stanza della luna" di Marina Doria
giovedì 18 febbraio 2010
TEATRO DEL CANOVACCIO IN SCENA
"IL
CONTO DELLE LUNE",
25/26/27 FEBBRAIO ORE 21
28 FEBBRAIO ORE 18 E 21
28 FEBBRAIO ORE 18 E 21
Dopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso durante la stagione 2008- 2009 l'Associazione Città Teatro ripropone al Teatro del Canovaccio di Catania "IL CONTO DELLE LUNE", tratto dal romanzo omonimo di Marina Doria per l'adattamento rispettoso e innovativo della figlia Egle Doria. Regia di Camillo Mascolino e Scene di Federica Buscemi.
Sarà la stessa EGLE DORIA insieme ad EMANUELE PUGLIA a dar vita sulla scena ,
all'avventuroso viaggio di Mimì ,una "carusa" della provincia
siciliana di fine ottocento, che per sfuggire alla miserevole condizione di
vita che le offre il lavoro nelle zolfare intraprenderà con coraggio il cammino
alla volta di Catania, per poi imbarcarsi avendo come meta ultima l'America.
Teatro del Canovaccio via Gulli 12 Catania
095 530761
Ed è proprio dal
desiderio di esprimere il vissuto quotidiano delle donne e i loro percorsi di
vita con l'obiettivo di restituir loro un riscatto sociale attraverso la
coraggiosa figura di Mimì che nasce
il romanzo di Marina Doria e che diventa poi piecè teatrale per offrire al pubblico uno spaccato
socio-culturale della nostra terra.
La carusa Mimì indossa abiti maschili
nella speranza di incorrere in minor
pericoli e fugge alla ricerca di un sogno. Su un rametto d'ulivo traccia
il trascorrere dei giorni e delle
esperienze che la vita le insegna ovvero "Il conto delle lune" .
Un
fantastico cosmo raccontato con la delicatezza di un animo poetico e femminile
ma illustrato con sapienza e col rigore scientifico, poiché nulla di quanto lo
spettacolo propone al pubblico è lasciato
al caso o semplicemente inventato:
i luoghi, le leggende, le feste, il folklore, i personaggi storici, le
note intrise di malinconia e ironia tipiche dei canti ( eseguiti dal vivo) della
nostra tradizione siciliana.
In
scena si avvicendano personaggi che esprimono il carattere della gente di
Sicilia facendo emergere, inoltre, la
consistenza dello scambio di solidarietà tra donne che genera forza e tramanda
cultura
Rivivono pertanto, per l'interpretazione
di Egle Doria, la proprietaria delle zolfare forte e piena di rimorsi, la
locandiera rassegnata e briosa e, ovviamente, la stessa Mimì dapprima succube
del suo destino poi, via via , sempre più consapevole e intraprendente.
Dal canto suo, Emanuele Puglia fa da contraltare maschile alle vicende di Mimì proponendo il vinto custode della zolfara, il dolente padre di Mimì, un rude brigante, un bonario carrettiere e il furbo e simpatico cantastorie che accompagnerà la "carusa" nell'ultimo tratto del suo cammino.
Dal canto suo, Emanuele Puglia fa da contraltare maschile alle vicende di Mimì proponendo il vinto custode della zolfara, il dolente padre di Mimì, un rude brigante, un bonario carrettiere e il furbo e simpatico cantastorie che accompagnerà la "carusa" nell'ultimo tratto del suo cammino.
Allo spettacolo è associata come sempre la vendita del romanzo " Il conto delle lune" edito dalle Nove Muse Catania
info e prenotazioniil cui incasso sarà devoluto in beneficenza all' associazione "Un futuro per l'Autismo"
Teatro del Canovaccio via Gulli 12 Catania
095 530761
Agorà
sabato 17 ottobre 2009
Primo Premio Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia Marina Doria
L'Associazione Italiana Alhambra
organizza la 1a Edizione
del Premio Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia riservato alle donne
MARINA DORIA
termine presentazione opere 30 Aprile 2010 Vai al Bando
domenica 20 settembre 2009
Il Conto delle Lune è anche SOLIDARIETA'
La serata al Lido dei Ciclopi ha visto protagonisti anche il meraviglioso pubblico accorso che con la sua generosità ha devoluto in beneficenza all' "ASSOCIAZIONE UN FUTURO PER L'AUTISMO"
martedì 15 settembre 2009
Straordinaria replica al Lido dei Cicplopi tutto esaurito
leggi la recensione sul La sicilia:
http://giornale.lasicilia.it/giornale/1309/CT1309/CR/CR07/navipdf.html
Presto pubblicherò la ricevuta delle nostre donazioni.
martedì 8 settembre 2009
Il Conto delle Lune Venerdì 11 settembre alle 21, al Lido dei Ciclopi di Acitrezza (CT)
Venerdì 11 settembre alle 21, al Lido dei Ciclopi di Acitrezza (Ct), va in scena la pièce teatrale dal titolo Il conto delle lune. A interpretarlo saranno gli attori Egle Doria e Emanuele Puglia, per la regia di Camillo Mascolino e le scene di Federica Buscemi, proposto dal Gruppo Teatro Onda e dall'Associazione Materiali Vari.
Lo spettacolo trae ispirazione e trama dal romanzo omonimo di Marina Doria ("Il conto delle lune", Le Nove Muse), per l'adattamento rispettoso e innovativo della figlia Egle Doria, sulla scena protagonista femminile della storia. "Il conto delle lune" racconta l'avventuroso viaggio di una "carusa" della provincia siciliana di fine Ottocento, Mimì, la quale, per sfuggire alla miserevole condizione di vita che le offre il lavoro nelle zolfare e il suo stato di donna (in una società retrograda e maschilista), intraprenderà il cammino alla volta di Catania, per poi imbarcarsi avendo come meta ultima l'America.
La trama, dall'impianto semplice, offre lo spunto per porre l'accento su alcune tematiche e problematiche caratteristiche della nostra terra che si ripropongono con stringente attualità anche ai nostri giorni. La condizione disagiata della donna, l'emigrazione, lo sfruttamento del lavoro minorile, il fenomeno delle "morti bianche"... vengono così trattati con impegno e leggerezza dai due attori che si muovono sul palco rievocando luoghi e personaggi, proponendo una varia umanità e una diversità di "caratteri" che dettano la cifra dello spettacolo.
Rivivono pertanto, attraverso l'utilizzo di pochi, semplici "elementi di scena", per l'interpretazione di Egle Doria, la proprietaria delle zolfare forte e piena di rimorsi, la locandiera rassegnata e briosa e, ovviamente, la stessa Mimì dapprima succube del suo destino poi, via via, sempre più consapevole e intraprendente.
Dal canto suo, Emanuele Puglia fa da contraltare maschile alle vicende di Mimì proponendo il vinto custode della zolfara, il dolente padre di Mimì, un rude brigante, un bonario carrettiere e il furbo e simpatico cantastorie che accompagnerà la "carusa" nell'ultimo tratto del suo cammino. Il tutto condito dai colori a tinte forti, dalla poesia struggente, dalle note intrise di malinconia e ironia tipiche dei canti della nostra tradizione siciliana alcuni dei quali scandiscono (eseguiti dal vivo) le tappe del coraggioso percorso di Mimì verso l'anelata libertà.
Se l'intera pièce può essere intesa come un metaforico cammino "catartico" e di affrancamento da ogni condizionamento negativo che caratterizza, ahinoi, la nostra terra, simbolica risulta essere la location del Lido dei Ciclopi, bene confiscato alla mafia, che come detta la legge deve essere utilizzato per fini sociali e per volontà dell’Amministratore finanziario Pucci Giuffrida, continua l’attività culturale con particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti siciliani.
Durante la serata sarà in vendita il romanzo "Il conto delle lune" edito dalle Nove Muse. Parte dell’incasso della vendita del libro sarà devoluta in beneficenza all'associazione un futuro per l'autismo.
Lo spettacolo trae ispirazione e trama dal romanzo omonimo di Marina Doria ("Il conto delle lune", Le Nove Muse), per l'adattamento rispettoso e innovativo della figlia Egle Doria, sulla scena protagonista femminile della storia. "Il conto delle lune" racconta l'avventuroso viaggio di una "carusa" della provincia siciliana di fine Ottocento, Mimì, la quale, per sfuggire alla miserevole condizione di vita che le offre il lavoro nelle zolfare e il suo stato di donna (in una società retrograda e maschilista), intraprenderà il cammino alla volta di Catania, per poi imbarcarsi avendo come meta ultima l'America.
La trama, dall'impianto semplice, offre lo spunto per porre l'accento su alcune tematiche e problematiche caratteristiche della nostra terra che si ripropongono con stringente attualità anche ai nostri giorni. La condizione disagiata della donna, l'emigrazione, lo sfruttamento del lavoro minorile, il fenomeno delle "morti bianche"... vengono così trattati con impegno e leggerezza dai due attori che si muovono sul palco rievocando luoghi e personaggi, proponendo una varia umanità e una diversità di "caratteri" che dettano la cifra dello spettacolo.
Rivivono pertanto, attraverso l'utilizzo di pochi, semplici "elementi di scena", per l'interpretazione di Egle Doria, la proprietaria delle zolfare forte e piena di rimorsi, la locandiera rassegnata e briosa e, ovviamente, la stessa Mimì dapprima succube del suo destino poi, via via, sempre più consapevole e intraprendente.
Dal canto suo, Emanuele Puglia fa da contraltare maschile alle vicende di Mimì proponendo il vinto custode della zolfara, il dolente padre di Mimì, un rude brigante, un bonario carrettiere e il furbo e simpatico cantastorie che accompagnerà la "carusa" nell'ultimo tratto del suo cammino. Il tutto condito dai colori a tinte forti, dalla poesia struggente, dalle note intrise di malinconia e ironia tipiche dei canti della nostra tradizione siciliana alcuni dei quali scandiscono (eseguiti dal vivo) le tappe del coraggioso percorso di Mimì verso l'anelata libertà.
Se l'intera pièce può essere intesa come un metaforico cammino "catartico" e di affrancamento da ogni condizionamento negativo che caratterizza, ahinoi, la nostra terra, simbolica risulta essere la location del Lido dei Ciclopi, bene confiscato alla mafia, che come detta la legge deve essere utilizzato per fini sociali e per volontà dell’Amministratore finanziario Pucci Giuffrida, continua l’attività culturale con particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti siciliani.
Durante la serata sarà in vendita il romanzo "Il conto delle lune" edito dalle Nove Muse. Parte dell’incasso della vendita del libro sarà devoluta in beneficenza all'associazione un futuro per l'autismo.
domenica 16 agosto 2009
Domenica 23 agosto 2009
http://www.giornaledisiracusa.it/spettacolo/6025-il-sogno-di-una-madre-negli-occhi-della-figlia.html
sabato 15 agosto 2009
lunedì 25 maggio 2009
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