mercoledì 16 aprile 2008

I link sulle recensioni on-line

Tante le recensioni anche on-line:

http://www.dramma.it/articoli/articolo633.htm

http://www.cronacaoggi.it/home.php?articolo=8390

http://www.circuiti.unict.it/open_page.php?sez=articolo&id=1506

Agorà

Sulla Sicilia di oggi

Scrivono sulla Sicilia del Conto Delle Lune

Sulla Gazzetta del Sud

Giornale Di Sicilia

La mia recensione


Alla Sala Magma di Catania è andato in scena con grande successo “Il conto delle lune” tratto dall’omonimo romanzo di Marina Doria, scrittrice catanese recentemente scomparsa.

Lo spettacolo è il suggestivo viaggio di Mimì,una ragazzina che con coraggio decide di fuggire dalla miniera di Cianciana, dove la povertà la costringe a lavorare. Ma “la miniera è per gli uomini, anzi per le bestie” e donna MariaStella, proprietaria della miniera, esorta Mimì ad andare via e a cambiare la sua vita.

Così la “carusa” indossa abiti maschili, che diventano il suo lasciapassare per il mondo e le permettono di superare i pericoli che incontra attraversando le strada della Sicilia di fine ottocento.

Mimì vuole trovare quello che cerca: ”i sentieri infiniti della vita”. Segna il tempo delle lune in un rametto d’ulivo ed incontra personaggi, che le insegnano la vita. Un viaggio che diventa metafora della ricerca della libertà.

Sulla scena Egle Doria interpreta poeticamente, la coraggiosa Mimì ed anche la tormentata Donna Mariastella, e la saggia locandiera Donna Lisa. Aldo Toscano colora con tratti a volte ironici ed altri intensi i personaggi maschili.

Lo spettacolo diretto con grande originalità da Camillo Mascolino, veste i colori e la magia della poesia.

L’allestimento scenografico di Federica Buscemi, traccia le tappe del viaggio di Mimì, in un gioco di luci ed ombre scoprendo attraverso elementi essenziali luoghi ed emozioni diverse.

L’intera operazione a partire dalla riduzione teatrale è stata voluta da Egle per rendere omaggio alla mamma Marina, donna di grande umanità, sempre attenta all’universo femminile, universo che ancora oggi, viene sfruttato. Nel romanzo di Marina troviamo un chiaro riferimento alle malattia che uccideva gli operai delle miniere, l’anchilostomiasi, ma che oggi potremmo chiamare cancro. Ecco perché la volontà di donare l’incasso, sia della vendita del libro che delle due serate, alla LILT di Siracusa, polo industriale siciliano dove migliaia di persone sono uccise dal cancro.

Agorà


martedì 15 aprile 2008

Segnalibro Il conto delle lune


non sono certamente un grafico...ma mi sono impegnata...ecco il segnalibro che è in omaggio per quanti hanno acquistato il romanzo.
Agorà

Le anime libere
cercano sempre
camminando nella luce.
Dal senso delle cose
si spingono
oltre il coraggio
oltre la fuga
per strade erte.
Non vedono ostacoli.
Marina Doria

A mia madre Marina


Avevo 8 anni quando dissi a mia madre, "voglio fare teatro" e lei che già dedicava la sua vita all'arte e alla cultura, si prodigò per costituire una compagnia teatrale "amatoriale" che negli anni ottanta, faceva teatro di ricerca.
Così, grazie a lei, ho cominciato a muovere i primi passi sulle tavole di un palcoscenico....e poi la passione per il teatro è diventata talmente grande da sceglierlo per la vita.
Nel 2000, la mamma ha pubblicato il suo primo e purtroppo unico romanzo, dopo anni e anni di poesie, premiate in diversi concorsi nazionali.
Già allora fu per me una grande emozione leggere sulla prima pagina "a mia figlia Egle".
Oggi le dedico il mio lavoro, ogni spettacolo che faccio, e mettendo in scena "Il conto delle lune" rendo omaggio alla donna che mi ha insegnato a vedere la poesia della vita.
Egle Doria


IL Conto Delle Lune
di Marina Doria

Il 12 e 13 Aprile è andata in scena alla Sala Magma
la mise en espace de "Il conto delle lune" di Marina Doria, musicista, archeologa, poetessa e scrittrice catanese, recentemente scomparsa.
"Il conto delle lune" è il viaggio di Mimì , una “carusa” che avvilita dal penoso lavoro nella miniera decide di fuggire alla ricerca di un sogno. Il suo lasciapassare per il mondo sono gli abiti ”disgraziati” del fratello. Così, vestita da uomo percorre a piedi le strade della Sicilia di fine ottocento ed incontra personaggi che le insegnano i sentieri infiniti della vita. Il “Conto delle Lune” di Mimì è un rametto d'ulivo su cui incide il trascorrere del tempo e delle nuove esperienze.
Lo spettacolo è un invito alla lettura del libro, fantastico cosmo raccontato con la delicatezza da un animo poetico e femminile.
La messa in scena ideata dalla figlia Egle Doria è un omaggio alla madre scrittrice. Insieme, con Aldo Toscano, diretti da Camillo Mascolino, gli interventi pittorici di Maria Battiato (Premio Nobel per l’arte e vincitrice della Biennale di Venezia) e l’allestimento scenografico di Federica Buscemi, ripropongono il coraggioso viaggio di Mimì, come metafora di un percorso di crescita interiore e dell'affermazione della libertà, lasciando allo spettatore il piacere di scoprire altre pagine da sfogliare.